ITALIAN FILM FESTIVAL BERLIN 2022
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MITTWOCH 09. NOVEMBER 2022
17:30 Uhr
Cinestar Kino in der Kulturbrauerei
Competition
IL Pataffio
IL PATAFFIO
Deutschlandpremiere
(117’, Komödie, Italien/Belgien 2022) - OmeU
Von Francesco Lagi. Mit Lino Musella, Giorgio Tirabassi, Viviana Cangiano, Giovanni Ludeno, Valerio Mastandrea, Alessandro Gassmann
In Originalversion mit englischen Untertiteln
In lingua originale con sottotitoli in inglese
„Es wäre einfach – und ein wenig bequem – bei Il Pataffio (Wettbewerbsbeitrag zum 75. Locarno Film Festival) direkt an Mario Monicellis Klassiker L’armata Brancaleone zu denken. Aber neben dem historischen Kontext, der hybriden Sprache und seinem nichtsnutzigen Personal verbindet diesen dritten Film von Francesco Lagi wenig mit Monicellis Werk, auch weil er auf die figurative und konzeptionelle Neuerschaffung der Welt durch ikonografische und linguistische Kreativität verzichtet. Gewiss, da sind zwei große Themen der „commedia all’italiana“: Auf der einen Seite die übermütige Bande, die sich für eine große Aufgabe zusammenrauft und unweigerlich scheitert; auf der anderen die kindische, fatale Beschränktheit der Machthaber gegen ein Volk, das unfähig zur Gemeinschaft und damit dem Untergang geweiht ist. Doch Il Pataffio ist zuallererst eine Hommage an den großen Naturalisten Luigi Malerba und seinen Roman, den Lagi als Drehbuchautor und Regisseur quasi im Alleingang verfilmt hat.“ (Lorenzo Ciofani).
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“È facile – e anche un po’ pigro – leggere Il Pataffio (in concorso al 75° Locarno Film Festival) pensando a L’armata Brancaleone, ma, al di là del contesto storico, dell’idioma ibrido e dell’umanità cialtrona, il terzo film di Francesco Lagi non ha molto a che fare con il classico di Mario Monicelli, se non altro perché manca il ripensamento figurativo e concettuale di un mondo attraverso la creatività iconografica e la fantasia linguistica. Certo, ci sono due grandi temi della commedia all’italiana: da una parte, la corale sgangherata che cerca di compiere una grande impresa e ovviamente fallisce; dall’altra, l’ottusità infantile e nociva del potere contro un popolo incapace di farsi comunità e vocato al disastro. Ma Il Pataffio è prima di tutto un omaggio a Luigi Malerba, autore del romanzo all’origine del film, che Lagi ha diretto e scritto in solitaria” (Lorenzo Ciofani).
20:00 Uhr
Cinestar Kino in der Kulturbrauerei
Competition
Freaks Out
FREAKS OUT
(141’, Drama, Italien/Belgien 2020) - OmeU
Von Gabriele Mainetti. Mit Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi
In Originalversion mit englischen Untertiteln
In lingua originale con sottotitoli in inglese
Rom, während des Zweiten Weltkriegs: Der Zirkus Mezzapiotta präsentiert außergewöhnliche Attraktionen: ein Mädchen, das Blitze werfen kann, ein Albinojunge, der die Insektenwelt beherrscht, ein Wolfsmann und ein Kleinwüchsiger, der Metall verbiegt. Vier „Freaks“, die bald zur Flucht und zu einem dramatischen Überlebenskampf gezwungen sind.
„Unser Titel ist natürlich von Tod Brownings Meisterwerk inspiriert, einem wunderbaren Film, der nicht den Ruhm erhielt, den er verdiente. Aber ich beschloss, unseren Film Freaks Out zu nennen, weil to freak out im Englischen für „durchdrehen“ steht und weil die Protagonisten dieser Geschichte aus einem Zirkus kommen, der zerstört wird, und mit der Wirklichkeit draußen ebenso zurechtkommen müssen wie mit der eigenen Unsicherheit“ (Gabriele Mainetti).
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A Roma, durante la Seconda Guerra Mondiale, il circo Mezzapiotta presenta un cartellone di attrazioni particolari: una ragazza che produce scosse elettriche, un ragazzo albino che controlla gli insetti, un uomo ricoperto di peli e un nano che piega gli oggetti metallici. Quattro freaks costretti alla fuga e a una drammatica lotta per la sopravvivenza.
“Il titolo sicuramente è ispirato al capolavoro di Tod Browning, un film meraviglioso che non è stato accolto come doveva essere. Ma ho deciso di intitolarlo Freaks Out perché il termine in inglese significa impazzire e poi perché in questa storia i personaggi fanno parte di un circo che viene distrutto e si trovano a dover fare i conti con la realtà al di fuori e con le proprie insicurezze” (Gabriele Mainetti).